Bologna 6-1-2013
Care compagne
Care donne , care lesbiche, care ragazze, care bambine
Insomma care tutte
Siamo qui di nuovo a scrivervi perché la fine dell’anno ha portato con se anche la spiacevolissima notizia per la quale la nostra sede storica (15ANNI!!!!), Atlantide a p.ta S. Stefano non ci spetterebbe più e verrebbe invece assegnata per mezzo di un bando a delle associazioni che sembrerebbe abbiano requisiti ed intenti migliori dei nostri.
Come molte di voi già sanno Atlantide è stata dal 1998 la sede del Collettivo Clitoristrix femministe e lesbiche e poi dal 2006 la sede di Quelle che non ci stanno altro gruppo femminista e lesbico impegnato nello specifico su un lavoro contro la violenza maschile sulle donne.
Atlantide è stata ed è tuttora la sede di gruppi di donne che hanno fatto la chiara scelta del separatismo come presupposto irrinunciabile per lo sviluppo di un pensiero autonomo, di gruppi che hanno scelto di avere sempre e comunque come referenti le donne sollevandosi così dall’eterna marginalità e dal sacrificio di anteporre sempre gli altri a se stesse. E’ stata la sede di gruppi di donne e lesbiche che si sono poste al centro come soggetti e oggetti della propria politica.
Atlantide è stato il luogo nel quale per 15 anni ininterrottamente ci siamo incontrate ed abbiamo incontrato molte di voi nei vari coordinamenti per affrontare questioni sia a livello territoriale (devastazione consultori pubblici, politiche locali di smantellamento del welfar, violenze istituzionali o private ecc. ecc.ecc.) che nazionale (grandi manifestazioni contro la violenza maschile -2007-2008-2009,….) che internazionale (sostegno ai comitati delle donne Palestinesi, Incontri con le donne messicane che denunciavano il femminicidio ben prima che qui se ne avesse anche sentore, collaborazioni con la Ruta Pacifica de las Mujeres colombiane…… ) E’ stato il luogo nel quale ai vissuti delle donne veniva riconosciuto valore sollevando a dignità politica ciò che in qualsiasi altro luogo poteva essere accantonato come marginalità privata.
E’ stato il luogo che abbiamo consapevolmente diviso nel rispetto della reciproca autonomia , con il gruppo punk Nulla Osta e Antagonismo gay\Smaschieramenti con il dichiarato intento che la discriminante antissessista dovesse essere caratteristica prioritaria ed imprescindibile dello spazio.
Crediamo che Atlantide sia uno spazio che garantisce a tutte la possibilità di prendersi cura di se e delle altre con un percorso politico continuativo e autonomo o semplicemente la possibilità di vivere una serata con la garanzia di esprimere se stesse in piena libertà e sicurezza, dati non affatto scontati. In sostanza crediamo che sia uno spazio che da a questa città possibilità di evoluzione
Mentre l’ Emilia Romagna si rivela una delle regioni con il più alto numero di denunce per violenze contro le donne e mentre Bologna si erge a città avanguardia nella promozione dei diritti delle donne tanto che il sindaco si attribuisce le “pari opportunità” perché centrali nel governo della città, si procede alla sottrazione di spazi a gruppi di donne che hanno sempre agito politiche e assunto posizioni non equivoche di contrasto alla violenza maschile.
Ci siamo sempre schierate perché in città ci fossero più spazi per le donne e per difendere quelli che esistono e che in vari contesti ci avrebbero voluto sottrarre
Per tutte le estromissioni di cui siamo state oggetto nei secoli dei secoli Crediamo che le donne debbano solo essere risarcite,e non certo ulteriormente defraudate ; come dire abbiamo un credito da presentare che qualcuno dovrebbe preoccuparsi di colmare, non certo di accrescere.
Per tutto questo non siamo disposte a farci portare via ciò che faticosamente abbiamo costruito negli anni e piacevolmente condiviso né tantomeno a metterci di buona lena per ripartire da zero.
Siamo determinate a difendere il nostro SPAZIO e la nostra voglia e tenacia nel difenderlo sarà più forte nella misura in cui sentiremo che è uno spazio prezioso anche per le altre.
Vi chiediamo per questo sostegno e attenzione
Vi invitiamo a firmare la petizione che sostiene Atlantide passando dal Blog quellechenoncistanno, Atlantide Resiste, http://www.autistici.org/atlantideresiste/ o dalla pagina facebook www.facebook.com/AtlantideResiste.
E vi comunichiamo l’ASSEMBLEA PUBBLICA che si terrà Mercoledì 9 gennaio alle h.20 nella sala del Baraccano in via Santo Stefano 119.
Donne di Mondo / Clitoristrix / Quelle che non ci stanno
CI AIUTANO A DIFENDERE ATLANTIDE
“Una città che vuole lottare contro la violenza alle donne non può fare a meno del contributo di Atlantide. Con loro abbiamo organizzato presidi, manifestazioni, dibattiti contro il femminicidio, contro gli stupri, contro ogni forma di esclusione, discriminazione e di maltrattamenti. Come loro abbiamo costruito uno spazio di aggregazione per vincere l’isolamento che è uno dei presupposti della violenza alle donne. Atlantide è uno spazio sicuro e protetto dove la paura è bandita anche nei momenti in cui abbassiamo le nostre difese, nei momenti in cui ci abbandoniamo al nostro lato dionisiaco. Difendiamo questo spazio
le Armonie”
“Anche l’Associazione Orlando vuole esprimere il proprio sostegno alla popolazione Atlantidea, una ricchezza per questa città, un terreno florido su cui far fiorire la biodiversità che non deve essere “cementificato”. La vostra pratica delle relazioni, la sperimentazione, la creatività nel pensiero e nelle forme di vita sono un patrimonio non facilmente riproducibile che non possiamo permetterci vada perduto.
Nella speranza che il Comune di Bologna e il Quartiere Santo Stefano riconsiderino le proprie posizioni, siamo con voi!”
“Partiamo dal principio che ogni spazio pubblico che viene riqualificato con le pratiche dell’autogestione e dell’autodeterminazione debba essere difeso e sostenuto. Tutto questo e l’esistenza di diversi collettivi sono una ricchezza per il territorio e la città”. La Casa delle Donne LUCHA Y SIESTA – Roma”
L’associazione Fuoricampo appoggia, sostiene ed è solidale con le compagne e con i compagni dei gruppi di Atlandide, a cui siamo legate da relazioni politiche di collaborazione e di lotta comune e da relazioni personali di stima, amicizia e affetto.
Antagonismogay, Laboratorio Smaschieramenti, Clitoristix e Quelle che non ci stanno da tantissimi anni hanno fatto di Atlantide un luogo lesbico/gay/trans/queer: attivista, creativo, politico, culturale, visibile!
Uno spazio di elaborazione politica e pratica di autodeterminazione delle persone lgbtq e non solo.
Un luogo che si auto-sostiene da quindici anni, un luogo libero dove si sono incontrate e incrociate tante svariate realtà da tutto il mondo, un luogo antisessista!
Da anni si sta attuando in città la politica di sottrazione degli spazi autonomi dove si produce pensiero e azione, noi non ci stiamo a questo ennesimo sfratto.
Chiediamo che l’amministrazione cittadina riconosca il valore simbolico e politico che Atlantide rappresenta in città e che ritorni su suoi passi.
Come lesbiche e femministe ci autorizziamo a citare lo slogan:”No agli scambi politici sul corpo delle donne” ribadendo:
No agli scambi politici sull’affossamento di Atlantide!
Le Fuoricampo
“un vecchio striscione diceva ” bologna capitale degli sgomberi”
togliere Atlantide alle compagne che l’ hanno fatta vivere per tantissimi anni ,significa cancellare con un gesto di bassa burocrazia, anni di lotta contro la violenza maschile e di autodeterminazine lgbtq…
adesso ci risiamo… lotteremo fino nalla vittoria per difendere i nostri spazi!!!
Layla”
“Atlantide fa parte della storia di Bologna : è un luogo denso di vita per la difesa delle donne e delle lesbiche e contro tutte le discriminazioni liberticidi. Io non sono di Bologna (francese, abito a Toulouse) e mi è piaciuto ritrovarmi tante volte in questo luogo di amicizie solidali.
Un luogo che riflette le nostre lotte, i nostri sogni di una società senza sessismo ne maschilismo. Atlantide è la nostra cultura e Bologna ne ha bisogno. Chiudere Atlantide sarebbe quindi una vergogna politica, un errore politico e un’ingiustizia
politica.
Jacqueline Julien Presidente di Bagdam Espace lesbien – Toulouse, France”
“”Siamo convinte che Atlantide sia una ricchezza per la città tutta. Per
> questo chiediamo che le amministratrici e gli amministratori lo
> riconoscano senza infingimenti. Destinandole uno spazio adeguato alle
> attività culturali, politiche, relazionali che le sono proprie
> Le donne della Libreria delle Donne di Bologna”
“siamo sempre state favorevoli a sostenere gli spazi autogestiti. l’esperienza di atlantide, che vede condividere la lotta, la visibilità, la forza e la tenacia di realtà che altrimenti sarebbero occultate, non può e non deve finire. la salvaguardia degli spazi e la loro quotidianità è parte integrante della nostra storia.
Coordinamento Lesbiche Romane”
Comunicato in solidarietà di Atlantide di ArciLesbica Bologna
Apprendiamo con rammarico che l’amministrazione comunale e del quartiere Santo Stefano minaccia di sfrattare dalla loro storica sede i gruppi femministi, lesbici, queer e punk che dal 1998 popolano il Cassero di Porta Santo Stefano.
Atlantide è sempre stata per Bologna e per la comunità lgbtiq bolognese un punto di riferimento imprescindibile, luogo politico e identitario che con la sua stessa esistenza ha contribuito, e contribuisce tutt’ora, a delineare l’aspetto di una città che della sua capacità di accoglienza si è sempre fatta vanto.
Come già nel 2011, questa stessa città, tradendo in un certo senso anche la sua di identità, vuole riassegnare gli spazi di Porta Santo Stefano in favore di associazioni che nulla hanno a che fare con Atlantide.
Questa volontà svela, noi pensiamo, una generale mancanza di considerazione da parte delle amministrazioni cittadine per una realtà politica e culturale che invece opera da anni sul territorio bolognese, distinguendosi come centro importante di aggregazione e di produzione culturale e politica lgbtiq.
Il Cassero di Porta Santo Stefano è andato configurandosi sempre più, negli anni, grazie anche alla capacità di autodeterminazione dei gruppi e dei collettivi che lo hanno abitato, prima di tutto come luogo di appartenenza e non certamente solo come luogo fisico come sembra dimostrare invece l’atteggiamento delle istituzioni bolognesi.
Come ArciLesbica Bologna sosteniamo e appoggiamo i gruppi di Atlantide: l’esistenza di spazi di autonomia e di elaborazione politica di tal genere non può e non deve essere messa in secondo piano.
Rossella Carpiniello, presidente ArciLesbica Bologna
Atlantide non si tocca, Atlantide non affonderà in questo mare di burocrazia e interessi.
LUNGA VITA AD ATLANTIDE E ALLE ATLANTIDEE (Clitoristrix/Quellechenoncistanno, Antagonismo gay/Lab. Smaschieramenti e NullaOsta)!!
Il Cassero di porta Santo Stefano è la sede storica di gruppi di froce, lesbiche, femministe e punk che dal 1998 hanno dato vita ad un’esperienza unica nel territorio di Bologna. Atlantide è una rete, un punto di riferimento per tutte quelle soggettività che non hanno mai avuto un riconoscimento sociale nella loro vita e neanche lo cercano. Dissidenti e reietti di identità eteronormate si sentono a casa tra queste mura che, per chi non le conosce, sembrerebbero poter offrire rifugio solo a poche individue. Ma in realtà la popolazione Atlantidea è numerosa, è varia, ed ha sempre trovato il suo posto.
Atlantide è uno spazio in cui non è stata mai chiesta una tessera per entrare a farne parte. Ci sono, certo, dei requisiti minimi di posizionamento e socialità per accedervi: antisessismo, antifascismo e antirazzismo sono principi elementari alla base di qualunque evento, iniziativa o momento pubblico a cui i collettivi di Atlantide hanno dato vita. Come potrebbe essere altrimenti?
Il tentativo di delegittimazione della storia e della funzione politica di Atlantide portato avanti dal Quartiere Santo Stefano ormai da anni non potrà trovare che r-esistenza. Così non è più mascherabile la facciata cattiva e normalizzante dell’amministrazione comunale bolognese che ad ogni passo in avanti fatto dai movimenti in termini di occupazione e liberazione di spazi sociali o abitativi, risponde con sgomberi e repressione, legittimando e non ostacolando il riproporsi di organizzazioni nazi-fasciste nel tessuto sociale dello stesso quartiere.
Il gioco-forza messo in piedi contro Atlantide sembra essere più edulcorato, ma anche più subdolo, nella misura in cui riduce tutto ad una pura pratica amministrativa: l’indizione di un bando di assegnazione e la relativa non idoneità dei gruppi già presenti all’interno della sede.
Comune e Quartiere hanno a disposizione molteplici spazi da poter assegnare tramite bandi pubblici: il bando su Atlantide ha un chiaro obiettivo politico, è stato fatto ad hoc per escludere le soggettività che in questo momento occupano, vivono e attraversano Atlantide.
Per fare qualche esempio e per evidenziare le contraddizioni di chi ha valutato (ci riferiamo alla direttora del quartiere, l’avvocata Daniela Gemelli, affiancata da un’eventuale e apposita commissione tecnica) i progetti presentati dalle associazioni che hanno partecipato al bando, riportiamo due degli ambiti di attività di cui le associazioni devono essere promotrici:
“- Attività di formazione e di promozione dell’occupazione lavorativa, in particolar modo dei giovani al di sotto dei 35 anni di età; progetti di sostegno della riqualificazione professionale, tenendo in considerazione la riscoperta delle arti e mestieri, nonché delle esperienze e delle eccellenze delle professioni tipiche bolognesi;
– Attività culturali che operano nell’ambito dell’impegno civile, tutela e promozione di diritti umani, con particolare riguardo alle tematiche legate alla sessualità di genere.”
Chi decide quali sono i diritti da tutelare e quali no? Quali sono i diritti umani che Comune e Quartiere Santo Stefano ritengono meritevoli di promozione e quali ancora non hanno ottenuto questo rango? Ci domandiamo: è questa l’idea di occupazione lavorativa e promozione sociale che gli enti politici in questione hanno in mente?
Conosciamo bene le retoriche integrazioniste e assistenzialiste che ripuliscono e imbellettano le condizioni reali di sfruttamento lavorativo vissuto sulla pelle delle donne, delle e dei migranti e di tutte le soggettività non conformi.
Atlantide invece si è sempre discostata da questo tipo di retoriche assimilazioniste: l’isola di Porta Santo Stefano ha da sempre rappresentato la realizzazione possibile della felicità per quelle soggettività “disadattate” e abiette in un mondo che non le riconosce e nemmeno le rappresenta. Le Atlant-idee non producono formazione bensì pensiero critico e autoformazione, non si inseriscono in meccanismi di (ri)produzione ma praticano l’autoproduzione, non promuovono l’occupazione lavorativa se finalizzata alla precarizzazione delle nostre vite e allo sfruttamento delle diversità per le logiche del mercato, non utilizzano la retorica eteronormata delle pari opportunità per maschile e femminile ma concepiscono, creano e performano i generi, liberandone i desideri.
Ad Atlantide non c’è messa a valore e sfruttamento delle differenze, non c’è normalizzazione di vissuti soggettivi o appiattimento su modelli di integrazione sociale che includono qualcun* per escludere qualcun’altr*.
Come Collettivo femminista Mujeres Libres diamo la nostra solidarietà a questa lotta che è fatta di idee, di corpi, di pratiche, di anni di militanza e sovversione, che ci appartengono. Atlantide non affonderà perchè si nutre di desideri di liberazione che, sappiamo tutt*, non sono grigie pratiche amministrative.
e tantissime tantissimi * siamo a più di 1100 firme !!!
http://autistici.org/atlantideresiste/index/elencofirme/