25 Novembre 2010

 

25 novembre 2010
giornata  mondiale contro la violenza sulle donne

Maschile gliel’abbiamo dovuto aggiungere noi donne
La società patriarcale nella quale viviamo è così: si basa sulla violenza, sullo stupro, sullo sfruttamento, ma si è premunita di sistemi efficaci affinché questo non si veda chiaramente
La violenza che colpisce le donne è sempre agita da mano maschile, ma meglio non dire.
Meglio non dire che circa 150 donne muoiono ogni anno di morte violenta e che ad ucciderle sono uomini, meglio non dire che miete più morti questa guerra non dichiarata tra i generi che la criminalità organizzata.

25 novembre
giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne
Lo dobbiamo gridare noi, che questi maschi che uccidono non sono sconosciuti ma uomini di famiglia, padri, zii, mariti ed ex, fidanzati ed ex, amanti, vicini.
Lo dobbiamo gridare noi che la famiglia uccide le donne
Si preferisce parlare di aggressori stranieri che minacciano le donne italiane e fare leggi razziste sulla sicurezza, che accontentano chi si accontenta di credere al governo, ai partiti, ai giornali
La stampa ci parla di omicidi straordinari ed inspiegabili, compiuti da uomini depressi, fragili, troppo innamorati, in crisi, che sparano perchè colpiti da raptus di follia, tutti bravi lavoratori, tutti bravi ragazzi se italiani.
Omicidi straordinari che succedono un giorno si e uno no, omicidi che non siamo disposte a concepire come sfortune individuali, svincolati l’uno dall’altro, ma che sappiamo bene essere tutti conseguenza di una mentalità maschilista diffusa e condivisa

25 novembre
giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, violenza che avviene soprattutto in famiglia
Che avviene nel silenzio, perché nessuno sente rumore se un marito picchia la moglie, perché tutti distolgono lo sguardo se un uomo e una donna discutono per strada, perché al posto di polizia ti ascoltano solo per consigliarti di pensare “al bene della famiglia” perché nessuna istituzione elargisce fondi ai centri antiviolenza dove invece qualcuna potrebbe sentire, ascoltare , denunciare.

25 novembre giornata mondiale contro la violenza maschile  sulle donne , le lesbiche , le trans che avviene fin da piccole nella sacra famiglia in cui cresciamo, perché siamo “lesbiche di merda” se tuo padre o fratello ti trova in casa con una ragazza, perché i maschi pensano di guarirti con uno stupro, perché rischiamo di essere menate se ci baciamo per strada, perché siamo solo prostitute – oggetto quando la polizia ci porta in questura, se siamo trans.

25 novembre giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne che avviene soprattutto in famiglia e che vede la complicità dello stato affinché ci sia silenzio sul fatto che gli uomini uccidono le donne

succede così,  (colpo)
una ogni due giorni se va bene (colpo)
solo lei se va bene (colpo)
davanti agli occhi dei suoi figli che ricorderanno per tutta la vita  (colpo)
e voci che  giustificheranno i loro assassini, le uccideranno un’altra volta (colpo)
e ancora colpi che non fanno rumore (colpo)
quando la polizia interroga le vittime, come se fosse loro la colpa (colpo)
quando il magistrato infligge pene ridicole a stupratori e a assassini (colpo)
o quando non di rado li assolve (colpo)

25 novembre
giornata mondiale contro la violenza maschile
basterà una giornata di denuncia rumorosa  contro 364 giorni di silenzio e connivenza?
no di certo se faremo rumore solo noi, ma se tutte insieme unite faremo molto rumore , ma molto molto rumore e non una sola giornata, la violenza finirà
dobbiamo urlare denunciare isolare gli stupratori e gli assassini
dobbiamo fare e non solo il 25 novembre molto rumore perché la violenza maschile sulle donne finisca
I panni sporchi non si lavano in famiglia, sopratutto quando sono sporchi di sangue

Bologna 25 novembre, 2010

Quellechenoncistanno

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