lo stupratore non è un malato, ma il figlio sano del patriarcato

articolo da "il corriere della sera"

Forse lo stesso Dna negli stupri in garage
più forte ipotesi del violentatore seriale

Probabile il collegamento nelle aggressioni a Roma
sui vestiti e sullo scotch usato, tracce biologiche simil 

L’indiscrezione arriva dopo ore di congetture: il mostro che
giovedì notte ha stuprato una giovane romana nel quartiere di Tor
Carbone, all’Ardeatino, periferia sud est della Capitale, sarebbe lo
stesso uomo che un mese fa violentò una giornalista nel garage di casa
alla Bufalotta, a Nordest di Roma. Lo confermerebbero i primi esiti
degli esami sulle tracce lasciate dallo stupratore sui vestiti e sullo
scotch col quale ha legato le sue vittime. Il Dna potrebbe coincidere,
ma gli investigatori sono prudenti e frenano: troppo presto per avere
risultati attendibili dai test.

STESSE MODALITA’ – L’aggressore
della Bufalotta ha colpito di nuovo due giorni fa all’Ardeatino: un
maniaco con il profilo criminale dello stupratore seriale. L’ipotesi
avanzata dagli inquirenti nelle prime ore, che si basava sull’analogia
nelle modalità dell’aggressione e della vioenza e nell’identikit del
mostro avrebbero trovato una conferma scientifica.
Il modus
operandi dello stupro della giornalista alla Bufalotta un mese fa e
quello della studentessa universitaria due notti fa all’Ardeatino
sembrava portare la stessa firma: entrambe aggredite dopo avere
parcheggiato nel box auto, minacciate con un coltello da un uomo con un
passamontagna e dall’accento romano, immobilizzate con lo scotch, messo
anche sulla bocca per non farle urlare, e poi abusate. Nessuna delle
due era stata picchiata o rapinata.

UN TERZO CASO COLLEGATO – Si
dovrà tentare di stabilire se il Dna coincidente nei due casi è lo
stesso delle tracce biologiche rinvenute sul luogo in cui è avvenuta
una terza violenza: si tratta di un altro caso di abuso sessuale
avvenuto in un box privato, anziché in un garage condominiale come per
gli stupri della Bufalotta e dell’Ardeatino. Lo stupro risalirebbe ad
alcune settimane fa ma la tecnica usata dall’aggressore, la descrizione
fornita dalla vittima e alcuni particolari sarebbero simili alla
dinamica delle due violenze dell’ultimo mese a Roma.
In questo
caso però isolare il Dna sembrerebbe più complicato perchè le tracce
lasciate dall’aggressore sarebbero poco evidenti. Le indagini della
Questura di Roma e del pm della Procura Antonella Nespola sono ormai a
tutto campo: si stanno vagliando e monitorando altre violenze e
aggressioni avvenute nei mesi scorsi nella capitale per rintracciare
eventuali somiglianze con quelli della Bufalotta e dell’Ardeatino.


04 luglio 2009

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