Presidio itinerante p.zza Nettuno, sabato 07/02/09 ore 15

PRESIDO ITINERANTE P.ZZA NETTUNO SABATO 07/02 ORE 15,00
Sul corpo di noi donne e lesbiche una guerra che nessuno dice.

La violenza ha molte facce, le sue forme più eclatanti sono lo stupro e l’assassinio.  Il termine femminicidio le comprende tutte: quella fisica, psicologica, economica, normativa, sociale, religiosa. I luoghi dove esso avviene sono: le nostre case, il nostro posto di lavoro, gli spazi pubblici; la mano che lo agisce, è sempre quella dell’uomo.

In questi giorni, solo i politici italiani uomini , hanno preso parola e sappiamo bene come, sugli avvenuti stupri, considerati una questione di ordine pubblico e pubblico decoro e non un problema culturale.
Denunciamo le istituzioni che strumentalizzano la violenza su di noi per poter applicare i loro decreti razzisti e militarizzare le città. Vogliono farci credere che la violenza su di noi sia colpa del degrado, ma sappiamo benissimo che avviene in tutte le classi sociali, in tutte le comunità, in tutte le religioni, in tutte le etnie ovunque ci siano uomini, perché la violenza sessuale è fatta da uomini sulle donne.
La violenza contro le donne non dipende dal passaporto, la fanno gli uomini.

Dovremmo forse sentirci più sicure affiancate a quegli stessi militari che usano lo stupro come arma nelle loro guerre (tutti gli eserciti lo hanno fatto – senza nessuna esclusione)! Noi non li legittimiamo !!! Questa è la loro logica, ma non la nostra.
La violenza sessuale maschile si sradica cambiando la coltura maschile dominante nella quale questi crimini si alimentano, si avvallano, si riproducono. (il linguaggio violento e pornografico che ci assale per strada e che ci ritroviamo sui cartelloni pubblicitari e nei discorsi delle istituzioni)   Si sradica interrompendo quel circolo vizioso che è la complicità femminile con maschi violenti.
Denunciamo i media che inseguono la notizia senza verificarne i contenuti. Che preferiscono rinunciare alla verità per fare cronaca sensazionistica alimentando immaginari sessisti. Ci descrivono come vittime, indifese, deboli. Rifiutiamo lo stereotipo che se ci molestano o ci stuprano in fondo è un po’ anche colpa nostra. È colpa nostra perché: siamo sole in strada, belle, giovani, vecchie …con la gonna, con i jeans attillati, perché simpatiche, sorridenti, bionde, brune, rosse, intelligenti, forti,  perché ci ribelliamo, perché disabili, perché italiane o straniere, perché ubriache..!!)
Nessun maschio ha diritto ad attenuanti  quando viola il corpo di una donna e/o di una lesbica.

La violenza contro le donne non è normalità, non abituartici e non pensare di esserne estranea. Presta attenzione e aiuto a donne che ne hanno bisogno. L’indifferenza è complicità, quando leggerai sul giornale dello stupro sotto casa tua, sappi che anche tu sei responsabile.
La solidarietà tra donne è l’arma più efficace contro la violenza. Reagisci e difenditi con ogni mezzo. Opponiti a qualsiasi violazione del tuo corpo e della tua persona
Ogni donna deve sapere che può contare sulle altre e che ribellarsi è possibile.
Denuncia sempre e comunque.    
 
Quelle che non ci stanno                                                                                           Bologna 07/02/09

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