Omicidio playmate, fermato un uomo
Ryan Alexander Jenkins, 32 anni, è accusato di aver ucciso e mutilato l’ex moglie, la modella Jasmine Fiore
WASHINGTON – Forse "l’animale" è finito in trappola. La
polizia di Toronto ha fermato un uomo che potrebbe essere Ryan
Alexander Jenkins, 32 anni, accusato di aver ucciso e mutilato l’ex
moglie, la modella Jasmine Fiore. Il cadavere della ragazza era stato rinvenuto il 15 agosto all’interno di una valigia a Buena Park, California.
VIOLENZA INAUDITA – La polizia ha rivelato che l’assassino,
nella speranza di impedire il riconoscimento della vittima, le aveva
tagliato le dita, sfigurato il volto e tolto i denti. Un crimine di
violenza inaudita che ha aggiunto dolore e rabbia per i familiari della
ragazza. Gli agenti, però, sono riusciti a dare lo stesso un nome al
cadavere usando i numeri di serie della protesi al seno. Jasmine, che
aveva posato per case che producevano costumi da bagno, si era
sottoposta a un intervento. La tecnica impiegata dalla Scientifica è
relativamente nuova, ma si è rivelata spesso decisiva.
LA DENUNCIA – Jenkins, dopo aver commesso il delitto, è scappato
prima in auto e quindi in barca. Una motovedetta della Guardia Costiera
americana ha cercato di intercettarlo ma l’omicida è riuscito a far
perdere le tracce. Secondo gli investigatori ha raggiunto la costa
della British Columbia. Da qui avrebbe raggiunto, con un aereo di
linea, la parte orientale del Canada. Alle 23.10 di venerdì sera
Jenkins sarebbe stato fermato dagli agenti all’aeroporto di Toronto: in
queste ore sono in corso gli accertamenti per accertarne la vera
identità. Jenkins, protagonista di un reality, aveva sposato Jasmine
nell’aprile 2009 a Las Vegas. Un’unione finita dopo poche settimane: la
ragazza lo aveva denunciato per violenze. Una mossa che probabilmente
ha scatenato la vendetta di Jenkins.
Guido Olimpio
22 agosto 2009