L’uomo scappa in auto e si schianta contro un muro: muore
Accoltella la moglie davanti alla figlia
Lite in un palazzo dell’Aler: la donna è ricoverata in fin di vita al San Paolo. Ferita, in modo lieve, la bimba
MILANO – Ha accoltellato la moglie sotto gli occhi della
figlia di dieci anni. Poi è salito in macchina, ha vagato per un quarto
d’ora lungo le strade deserte, correndo a velocità folle. Alla fine si
è schiantato contro il muro di un palazzo in via Ludovico il Moro, sul
Naviglio Grande, all’angolo con via Morimondo. La donna, marocchina, è
stata ferita alla pancia, alle braccia, al petto. Appena arrivata
all’ospedale San Paolo, è stata portata direttamente in sala
operatoria. È in condizioni gravissime. Ahmed C., 55 anni, è morto
invece al Policlinico un paio d’ore dopo l’incidente. A dare l’allarme
è stata la figlia della coppia. La piccola ha assistito alla lite, ha
visto il padre scatenarsi contro la madre, è rimasta anche lei ferita
a un braccio durante l’aggressione. Poi, quando l’uomo è scappato, è
corsa fino al commissariato Lorenteggio per chiedere aiuto: «Venite,
mio padre sta uccidendo mia madre». Erano da poco passate le 20 di
domenica.
L’intervento è stato immediatamente girato ai carabinieri del
Nucleo radiomobile, che in quel momento avevano competenza sulla zona.
In pochi minuti le «gazzelle» erano al quartiere Giambellino, in un
palazzo popolare in via degli Apuli, 4. Tutto è iniziato qui. La donna,
37 anni, era insieme alla figlia e al marito. Non è chiaro cosa sia
accaduto, di certo il marocchino si è scagliato sulla donna con un
coltello e l’ha colpita molte volte davanti alla bimba, che ha cercato
disperatamente di difendere la madre. Anche lei, sotto la furia dei
colpi, è rimasta ferita. Un taglio superficiale a un braccio,
nell’inutile tentativo di respingere il padre. L’uomo ha abbandonato
la donna in un lago di sangue ed è fuggito a bordo della sua auto,
una Ford scura. «Era una furia, abbiamo sentito le urla», raccontano i
vicini di casa. All’origine dell’aggressione ci sarebbe una storia di
liti e rancori che si trascinava da anni ed era stata denunciata al
commissariato di zona.
I carabinieri sono arrivati nel palazzo ed è scattata la caccia
all’uomo. Una ricerca durata poco più di un quarto d’ora, quando
un’altra chiamata ha avvertito la centrale per un incidente: «Si è
schiantata un’auto». La Ford è stata trovata in via Ludovico il Moro,
all’angolo con via Morimondo. Forse l’uomo ha cercato di svoltare,
mentre scappava, e ha perso il controllo dell’auto. Era sotto choc. E
comunque viaggiava a una velocità talmente alta da far pensare che
avesse lanciato di proposito l’auto contro l’angolo il palazzo. I
medici del 118 hanno cercato di rianimare il 55enne e lo hanno
trasportato al Policlinico, dove è morto intorno alle 22. Anche la
moglie è in fin di vita. Il raptus sembra l’estrema conseguenza di anni
di liti. «Sentivamo spesso urlare e discutere», racconta un vicino di
casa. Una storia confermata dalla bambina, che dopo aver visto la madre
in fin di vita è corsa al commissariato di via Primaticcio, là dove la
donna aveva presentato le denunce contro il marito.
Cesare Giuzzi
Gianni Santucci
17 agosto 2009